Ciao Alberta
Alberta Pezzele, stimata architetta e membro del Consiglio dell’Ordine dellə Architettə PPC di Ravenna, ci ha lasciato nella notte del 20 gennaio all’età di 65 anni. La sua prematura scomparsa, dovuta a una malattia scoperta un anno e mezzo fa, è giunta all’improvviso lasciando tutte e tutti noi del Consiglio attoniti e increduli.
Alberta proveniva da una famiglia di origini veneziane. Il padre, l’architetto Lorenzo Pezzele, trasferitosi a Ravenna, era diventato figura pubblica e di riferimento, perché molto impegnato professionalmente e politicamente. Alberta era una persona più riservata, che adorava la sua professione ma non amava esporsi pubblicamente, anche se si era assunta l’impegno di consigliera nel 2021, in particolare perché condivideva e portava avanti i valori della disciplina e della categoria.
Aveva studiato allo IUAV di Venezia e dopo la laurea nel 1988 aveva deciso di fare un’esperienza all’estero, scegliendo la Parigi delle Grandi Opere. Nello studio di Patrick Bergèr si era occupata di restauro e di architettura degli interni, tema che negli anni successivi sarebbe diventato il cuore della sua attività. Della Francia aveva molti ricordi: soprattutto apprezzava quel modo di progettare meno burocratico che lasciava più tempo alla riflessione e alla sperimentazione.
Tornata a Ravenna, Alberta aveva fondato il suo studio e collaborava come libera professionista insieme ad altre e altri architetti, occupandosi di ristrutturazione e di arredi in particolare di appartamenti e abitazioni private. Nonostante fosse cosciente del ruolo sociale dell’architettə, era una persona molto umile, che amava svolgere il proprio lavoro con dedizione ma senza celebrarsi o esporsi. Era perciò riuscita fieramente a ricavarsi spazi personali, che arricchiva con le buone conversazioni e con lo yoga che praticava e insegnava. Questo aspetto confermava la sua socievolezza che Alberta esprimeva nel piccolo e anche attraverso la cura verso le attività dell’Ordine, dove aveva scelto di entrare ed era stata eletta per occuparsi in particolare del tema della promozione della figura dell’architettə.
Racconta Giovanni Mecozzi che con lei e altri colleghi condivideva lo studio a Ravenna: «Alberta era una persona molto attenta alle dinamiche culturali di Ravenna, oltre che dell’architettura in senso stretto. Convinta dell’importanza di aprire lo spazio di lavoro alla città, negli ultimi anni ci spingeva a organizzare eventi aperti a tutti. In particolare, nel nostro studio organizzava ogni anno la presentazione della stagione dei teatri di Ravenna, in collaborazione con Ravenna Teatro. Nonostante la malattia, in ogni occasione si è dimostrata sempre ottimista, guardando al futuro con una forza invidiabile».
Così la ricorda infine la nostra presidente Rita Rava:
«Siamo tutte e tutti molto colpiti e rattristati di aver perduto Alberta, perché era una persona intelligente, sensibile, solare, davvero una collega preziosa. Era figlia d’arte e amava la sua professione. Mi ricordo che si illuminava quando parlava di Parigi e in particolare di un restauro che aveva condotto in Place des Vosges. Per noi consiglieri e consigliere era sempre disponibile, sempre propositiva, come nell’ultimo grande evento da lei seguito nella promozione, il festival Rigenera, dedicato alla rigenerazione urbana in Emilia-Romagna nel 2023».
Oggi 21 gennaio è uscito un pezzo a lei dedicato su Il Resto del Carlino.
Chi desiderasse salutarla potrà farlo, alla camera mortuaria di Ravenna, oggi dalle ore 9:00 alle 18:30 e domani dalle ore 8:00 alle 14:30.